IL
PRIMO PASSO VERSO L’ETERNITA’ - PARTE QUARTA : Il secondo livello. Lo Spirito
In precedenza avevamo
parlato della Triplice Struttura dell’Uomo: Corpo, Spirito ed Io (Anima).
Adesso tratteremo
esclusivamente dello Spirito.
Di questa Unità che
costituisce l’Uomo, bisogna parlare adeguatamente, perché spesso è stata
descritta in maniera errata. Lo Spirito rappresenta una fase vitale successiva
a quella del corpo. Potremmo definirlo come il “corpo” del mondo ultraterreno.
Esso è costituito da una forma di “Energia”, più rarefatta rispetto al corpo,
ma meno rarefatta, rispetto all’Io o Anima, che di fatto potrebbe contenere.
Spesso nella Tradizione si è fatta molta confusione, riferendosi allo Spirito,
come all’unica cosa esistente oltre la morte. Non è così! Quando si muore, si
continua a vivere in questa forma, nella fase cosiddetta di “transizione”. C’è
un periodo, cioè, in cui l’Essere Spirituale che è in noi, si trova di fronte
ad una bivio che è dato esclusivamente da due circostanze: Il tempo e l’evoluzione
mentale ed interiore dell’uomo a cui è appartenuto. E’ quella condizione, in
sostanza, che da molte Religioni viene definita come il Purgatorio. Una fase
durante la quale, in ragione di molteplici fattori, esso si trova nella
condizione o di evolvere e proseguire verso la Realizzazione Assoluta, trasformandosi
in Io-Anima (Paradiso), oppure assoggettarsi ad un processo involutivo che lo
vede perdersi con la propria memoria e, dopo tutta una serie di trasformazioni
di tipo retrogrado, involvere definitivamente per non esistere più (Inferno).
Lo Spirito pertanto, può
essere considerato come una fase successiva della prosecuzione dell’essere
umano, dopo la morte, che vive di sola energia vibrante.
Ha la forma di un ovoide
ed è luminoso, tal quale può essere considerato un vivente in una dimensione
differente dalla nostra. Mantiene i dati di relazione con mezzi differenti,
dovuti appunto a scambio di energia con altri esseri simili che si trovano
nella stessa dimensione di passaggio. Non avendo occhi per vedere, terminazioni
nervose per l’uso del tatto, orecchie per udire, ecc., affida le sue percezioni
complete alla vibrazione che varia di frequenza per ogni tipo di funzione di
relazione di cui ha bisogno.
E’, pertanto, da
considerare un’Unità vivente a tutti gli effetti, solo che “abita” una Dimensione
intermedia, nella quale ancora non è definito completamente. Il tempo in cui si
resta in questa condizione, dicevamo transitoria, e la lunghezza dello stesso, cambia
da soggetto a soggetto, a seconda del grado di evoluzione.
Pare che si tratti di un periodo che oscilli
tra i sette anni ed i settanta anni, con la concezione umana del tempo. Nella
Dimensione in cui si trova, il parametro di valutazione temporale è
completamente diverso, per cui non è da noi umani il poterlo concepire con
esattezza.
Giunto alla fine di tale
arco temporale, se durante la precedente esistenza l’uomo cui è appartenuto, ha
condotto una vita scellerata, nel senso certo non del luogo comune, ma cioè nel
significato di non essere stato sopraffatto dalla materia, dall’ egoismo e dal
male, nella sua accezione più comune, allora la sua “essenza” si disperde e l’essere
cui appartiene, vede lentamente perdere la propria memoria svanendo in un nulla
eterno. Tanto, purtroppo, è la conseguenza di quanto si è vissuto, per
evoluzione mentale e soprattutto interiore. Alla fine svanisce completamente e
di lui si perde ogni traccia in ogni dimensione ed in qualsiasi Realtà.
Rappresenta, infine, il
processo involutivo cui sono destinati tutti gli esseri umani che hanno fatto
della materia il proprio Dio.
In caso contrario, se cioè
l’essere cui è appartenuto, si è dedicato all’ Amore, al Bene, all’ Altruismo e
si è impegnato con gli studi, la riflessione, la meditazione a migliorare sé stesso
dal punto di vista morale e spirituale, appunto, allora evolverà verso una
nuova condizione che sarà quella dell’ eternizzazione del proprio essere,
trasformandosi in un Io cosciente e memore di sé, che ben presto subirà la trasformazione
da crisalide in farfalla, diventando quella che in tutte le Religioni e
Tradizioni, viene definita come Anima.
Nel prossimo scritto,
andrò a trattare della fase evolutiva “cosciente” dell’Io durante la Vita
Umana, che permette di ottenere il primo e più elementare tipo di Immortalità
concesso da Dio all’ Uomo, che è facilmente attuabile, scientemente e
volitivamente, se vengono applicate le metodiche necessarie all’ uopo.
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