mercoledì 29 aprile 2015

IL PRIMO PASSO VERSO L' ETERNITA': PARTE QUARTA

IL PRIMO PASSO VERSO L’ETERNITA’ -  PARTE QUARTA : Il secondo livello. Lo Spirito

In precedenza avevamo parlato della Triplice Struttura dell’Uomo: Corpo, Spirito ed Io (Anima).
Adesso tratteremo esclusivamente dello Spirito.
Di questa Unità che costituisce l’Uomo, bisogna parlare adeguatamente, perché spesso è stata descritta in maniera errata. Lo Spirito rappresenta una fase vitale successiva a quella del corpo. Potremmo definirlo come il “corpo” del mondo ultraterreno. Esso è costituito da una forma di “Energia”, più rarefatta rispetto al corpo, ma meno rarefatta, rispetto all’Io o Anima, che di fatto potrebbe contenere. Spesso nella Tradizione si è fatta molta confusione, riferendosi allo Spirito, come all’unica cosa esistente oltre la morte. Non è così! Quando si muore, si continua a vivere in questa forma, nella fase cosiddetta di “transizione”. C’è un periodo, cioè, in cui l’Essere Spirituale che è in noi, si trova di fronte ad una bivio che è dato esclusivamente da due circostanze: Il tempo e l’evoluzione mentale ed interiore dell’uomo a cui è appartenuto. E’ quella condizione, in sostanza, che da molte Religioni viene definita come il Purgatorio. Una fase durante la quale, in ragione di molteplici fattori, esso si trova nella condizione o di evolvere e proseguire verso la Realizzazione Assoluta, trasformandosi in Io-Anima (Paradiso), oppure assoggettarsi ad un processo involutivo che lo vede perdersi con la propria memoria e, dopo tutta una serie di trasformazioni di tipo retrogrado, involvere definitivamente per non esistere più (Inferno).
Lo Spirito pertanto, può essere considerato come una fase successiva della prosecuzione dell’essere umano, dopo la morte, che vive di sola energia vibrante.
Ha la forma di un ovoide ed è luminoso, tal quale può essere considerato un vivente in una dimensione differente dalla nostra. Mantiene i dati di relazione con mezzi differenti, dovuti appunto a scambio di energia con altri esseri simili che si trovano nella stessa dimensione di passaggio. Non avendo occhi per vedere, terminazioni nervose per l’uso del tatto, orecchie per udire, ecc., affida le sue percezioni complete alla vibrazione che varia di frequenza per ogni tipo di funzione di relazione di cui ha bisogno.
E’, pertanto, da considerare un’Unità vivente a tutti gli effetti, solo che “abita” una Dimensione intermedia, nella quale ancora non è definito completamente. Il tempo in cui si resta in questa condizione, dicevamo transitoria, e la lunghezza dello stesso, cambia da soggetto a soggetto, a seconda del grado di evoluzione.
 Pare che si tratti di un periodo che oscilli tra i sette anni ed i settanta anni, con la concezione umana del tempo. Nella Dimensione in cui si trova, il parametro di valutazione temporale è completamente diverso, per cui non è da noi umani il poterlo concepire con esattezza.
Giunto alla fine di tale arco temporale, se durante la precedente esistenza l’uomo cui è appartenuto, ha condotto una vita scellerata, nel senso certo non del luogo comune, ma cioè nel significato di non essere stato sopraffatto dalla materia, dall’ egoismo e dal male, nella sua accezione più comune, allora la sua “essenza” si disperde e l’essere cui appartiene, vede lentamente perdere la propria memoria svanendo in un nulla eterno. Tanto, purtroppo, è la conseguenza di quanto si è vissuto, per evoluzione mentale e soprattutto interiore. Alla fine svanisce completamente e di lui si perde ogni traccia in ogni dimensione ed in qualsiasi Realtà.
Rappresenta, infine, il processo involutivo cui sono destinati tutti gli esseri umani che hanno fatto della materia il proprio Dio.
In caso contrario, se cioè l’essere cui è appartenuto, si è dedicato all’ Amore, al Bene, all’ Altruismo e si è impegnato con gli studi, la riflessione, la meditazione a migliorare sé stesso dal punto di vista morale e spirituale, appunto, allora evolverà verso una nuova condizione che sarà quella dell’ eternizzazione del proprio essere, trasformandosi in un Io cosciente e memore di sé, che ben presto subirà la trasformazione da crisalide in farfalla, diventando quella che in tutte le Religioni e Tradizioni, viene definita come Anima.
Nel prossimo scritto, andrò a trattare della fase evolutiva “cosciente” dell’Io durante la Vita Umana, che permette di ottenere il primo e più elementare tipo di Immortalità concesso da Dio all’ Uomo, che è facilmente attuabile, scientemente e volitivamente, se vengono applicate le metodiche necessarie all’ uopo.



Nessun commento:

Posta un commento