RIFLESSIONI SULLA SACRA SINDONE
Oggi viene riportato e
ripreso da più testate, un articolo apparso ieri, 5 Aprile, sul quotidiano il Giornale.it
e che tratta della Sacra Sindone.
Esso riguarda l’immagine di
un volto dalla dubbia interpretazione, che sembra essere apparsa sul cristallo
della teca che la contiene.
Non intendo minimamente
entrare nell’argomento, in quanto non sono un conoscitore delle tecniche fisico-chimiche
di indagine su tali tipologie di fenomeni. Normalmente le mie ricerche si
basano su studi di Archeologia Esoterica, le cui tecniche di applicazione,
certamente non sono adeguate all’utilizzo di strumentazioni elettroniche sofisticate,
ma si riferiscono unicamente a Conoscenze Antiche che consentono l’interpretazione
di Simboli, Lettere, Parole ed Allegorie, sufficienti a chi è della materia,
per comprendere e svelare.
Mi ha sempre dato da
pensare, per quanto riguarda il Sacro Sudario in questione però, un particolare
che ritengo, umilmente, non trascurabile nella trattazione della problematica in
questione. Resto oltremodo stupito, per altro, come nessuno ci si sia mai
soffermato su, a guisa che il problema non riguardasse affatto la curiosità del
Ricercatore.
Ho sempre sentito
parlare, fin dalle origini della sua scoperta e degli studi effettuati anche in
tempi moderni od addirittura contemporanei, di un solo problema:
“La Sindone è veramente il Sudario che avvolse il corpo di Gesù, oppure
è un falso?”
Ebbene questa è la
domanda su cui si sono scritti fiumi di inchiostro, girato film e documentari.
Argomento intorno al quale si sono organizzate tavole rotonde e convegni, in
ogni dove per il mondo ed in qualsiasi tempo.
Ebbene, mi sono sempre
chiesto però, perché nessuno si è soffermato con altrettanta dovizia e
metodologia di ricerca, su un aspetto che ritengo si sarebbe dovuto studiare
ancor prima di chiedersi “a chi appartenesse l’Oggetto”, così anche da
soddisfare la curiosità dei più esigenti scettici e/o laici.
La domanda è la seguente:
IN RAGIONE DI QUALE FENOMENOLOGIA FISICA PUO’ AVVENIRE CHE UN CORPO UMANO
RIESCA, DURANTE O DOPO IL DECESSO, A LASCIARE UNA SUA IMMAGINE DI SIFFATTO TIPO,
IMPRESSA SU DI UN OGGETTO (IN QUESTO CASO
UN PANNO DI LINO), COME SI TRATTASSE DI UNA LASTRA DA RAGGI X?
Come e per quali Leggi
della Fisica tanto si sia potuto verificare, visto che il “piccolo dettaglio” è
stato sempre dato per acclarato in partenza.
Chi o Cosa ha potuto
realizzare il fenomeno in sé tenendo presente che sussiste ancora immutato dopo
parecchi secoli?
Lo scrivente, una sua
ragion d’essere al quesito l’ha trovata (e
la tratterà in tempi e modi adeguati), ma sarebbe lieto che gli Esperti che
si occupano costantemente del problema della Sindone, tentassero di dare una
risposta scientificamente accettabile, a questo tipo di fenomeno.
La prima domanda è “cosa
è successo e perché?”. La seconda, una volta compreso l’evento, può essere
successivamente posta “se si tratta o no, del Sudario del Cristo Crocefisso”.
A mio umile giudizio, può
darsi che trovando una risposta alla prima, si abbiano molti più elementi per
togliere il velo che copre la seconda, e pertanto, enunciare una risposta
sicura.
In questo senso, ho voluto,
all’inizio di questo scritto, sottolineare la differenza tra la ricerca
eseguita con metodiche esclusivamente empiriche e basate solo sulla tecnologia
e quelle da me utilizzate, che si basano su tipi diversi di Conoscenza ed Esperienza.
A riguardo dell’argomento
in essere, sono felicemente disposto a dialogare con chiunque fosse
interessato, per tentare assieme di giungere alle giuste probabili conclusioni.
E.L.K.
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