MISTIFICAZIONI INTERPRETATIVE
Uno dei più strabilianti
falsi nell’interpretazione di tutti gli Antichi Testi fu dovuto come tragica
conseguenza ad un’involontaria mistificazione della loro traduzione.
Tanto ha causato quanto
di peggio si potesse verificare.
L’ebraico antico, lingua
che tramandò i Sacri Testi che contenevano i Misteri, venne ad essere
utilizzata dai posteri, dopo la perdita delle “Chiavi”, come una scrittura da
leggere con la metodica di tutte le altre lingue.
Alcune lettere scritte in
successione, compongono oggi, nelle lingue correnti, una parola. Questa, ha un
senso ed un significato divenuto un luogo comune per tutti coloro che la
leggono.
Per esempio, la parola “pane”
si pronuncia in siffatta maniera per la successione di quattro lettere p, a, n,
e. Ad ogni lettera corrisponde un suono, la cui fonetica complessiva – data
dalla somma dei suoni accoppiati ad ogni singola lettera – indica un oggetto.
In questo caso si tratta dell’alimento che quotidianamente è presente sulle
nostre tavole da pranzo.
La stessa metodica di
lettura ed interpretazione fu utilizzata per la traduzione dall’Ebraico Antico.
Ciò ha causato la lettura di quanto negli scritti contenuto, in maniera
superficiale e contestualmente irreale.
Le lettere ebraiche,
nella lingua antica, non venivano scritte e lette con la stessa metodica, bensì
con una tipologia di applicazione pratica e concettuale, completamente
differente. All’epoca della trascrizione dei Testi, a partire dalla Genesi, i
contenuti corrispondevano, è vero, a quanto scritto, ma l’interpretazione e la
loro traduzione dei termini e delle parole in essi presenti, risultò essere
completamente diversa dalla realtà.
Chi scriveva, all’epoca,
fosse un Mistico, un Illuminato, un Profeta, ecc., si atteneva rigidamente alla
Regola. Una parola ebraica del tempo era composta da lettere, ciascuna delle
quali aveva un significato, per cui la parola in sé era una frase completa,
poiché il simbolo di una lettera conteneva un’idea o un valore autonomo.
La parola, portata solo
come esempio per meglio far comprendere il senso del mio dire, “UOMO” veniva trascritta così (ovviamente sempre letta da Destra a sinistra):
“ א נ ש י ו ש ל ”. Quindi era composta da 7 lettere che sono rispettivamente:
1. ל
> Lamed > si pronuncia L (con
suono pressoché normale)
2. ש
> Shin > si pronuncia Sch (con suono tipo sci)
3. ו > Vau (o Vav) si pronuncia approssimativamente UA
4. י > Yod > pronuncia I (come da dittongo e)
5. ש
> Shin > come sopra
6.
נ > Beith (o Beth) > pronuncia V (ve)
7. א
> Alef > Non corrisponde a nessun suono: è vocale
muta.
Ora, al di là della
pronuncia della parola nella sua estensione complessiva, che non è argomento di
quanto stiamo trattando, il fenomeno importante è che si tratta di una parola,
che come dicevamo prima, nel suo significato della “superficie” e letta alla
nostra maniera significa appunto UOMO.
In realtà, se ci
atteniamo rigidamente al senso di quanto intendo qui specificare, la parola è
composta da sette lettere delle quali “ognuna” ha un significato proprio, che
di frequente, si riferiva addirittura ad una triplice interpretazione; una per
ogni livello
·
Il materiale od organico o Piano terreno
·
Il Piano Spirituale
·
Il Piano Divino
Se volessimo soffermarci
un poco su questo dettaglio che però è fondamentale per la comprensione, la
parola conterrebbe una frase completa, nella quale tra le altre cose è
implicito il contenuto intrinseco della natura di quanto indicato.
Per la parola “UOMO”, quindi,
la successione delle lettere, così per come prima analizzato comprenderebbe
quanto appresso:
1.ל > Lamed : INSEGNAMENTO
2.ש > Shin :
IL SENSO o all’opposto LA VITA
ETERNA
3.ו > Vau : la FORZA
4.י > Yod : il PRINCIPIO ATTIVO
5.ש > Shin : IL SENSO o all’opposto LA VITA ETERNA
6.נ > Beith : IL BINARIO – LA GNOSI – LA DONNA
IL PASSIVO
7.א > Alef : L’ ESSERE
– LO SPIRITO ATTIVO – DIO – L’UOMO
Le prime 22 lame dei Tarocchi,
per altro, corrispondono alle 22 lettere dall’Alfabeto in questione ed esse racchiudono
e sviluppano ulteriormente i significati sopra indicati. Ecco perché i Tarocchi
non sono certo un gioco per chiromanti e pseudo-veggenti da strada che
turlupinano il prossimo, raggirando i gonzi di turno, ma rappresentano sibbene,
la più perfetta macchina Filo-Teosofica mai concepita.
Per continuare quanto indicato,
pertanto, dalla parola “UOMO” si potrebbe così costruire la frase che è
contenuta nella parola, dando appunto un significato ad ogni lettera.
1.
La parola contiene un Insegnamento
2.
Tale insegnamento riguarda tanto il mondo
materiale che quello Divino (eterno).
3.
La Forza Prima o il Principio Attivo,
4.
Genera la Vita Eterna.
5.
La Percezione
6.
Suffragata dalla Gnosi,
7.
Conduce alla Realizzazione dello Spirito
Attivo (a seconda del Piano: Uomo o Dio).
Per come anticipato,
quanto fin qui espresso, serve SOLO ed esclusivamente come esempio non reale ma
valido per far comprendere la conclusione:
Quando i Sacri Testi sono
stati tradotti, per come utilizziamo gli scritti noi ai nostri tempi, allora il
significato reale ed i contenuti sono stati completamente alterati ed
incompresi, creando una sorta di mistificazione (forse involontaria) fuorviante
ed una interpretazione totalmente falsata.
La Genesi andrebbe
tradotta con questo sistema. Altro che Adamo ed Eva ed il Serpente con la mela……!
Concludo qui, certo che
Coloro che riescono a leggere tra le righe, sicuramente si daranno un gran
daffare per “Comprendere”…
Prima di concludere,
porterò un esempio, per gli Addetti ai lavori, riferito per analogia all’Alfabeto
Enochiano di cui riportiamo qualche “narrazione in linguaggio autentico”:
E.L.K.
Nessun commento:
Posta un commento