mercoledì 8 aprile 2015

MISTIFICAZIONI INTERPRETATIVE

MISTIFICAZIONI  INTERPRETATIVE

Uno dei più strabilianti falsi nell’interpretazione di tutti gli Antichi Testi fu dovuto come tragica conseguenza ad un’involontaria mistificazione della loro traduzione.
Tanto ha causato quanto di peggio si potesse verificare.
L’ebraico antico, lingua che tramandò i Sacri Testi che contenevano i Misteri, venne ad essere utilizzata dai posteri, dopo la perdita delle “Chiavi”, come una scrittura da leggere con la metodica di tutte le altre lingue.
Alcune lettere scritte in successione, compongono oggi, nelle lingue correnti, una parola. Questa, ha un senso ed un significato divenuto un luogo comune per tutti coloro che la leggono.
Per esempio, la parola “pane” si pronuncia in siffatta maniera per la successione di quattro lettere p, a, n, e. Ad ogni lettera corrisponde un suono, la cui fonetica complessiva – data dalla somma dei suoni accoppiati ad ogni singola lettera – indica un oggetto. In questo caso si tratta dell’alimento che quotidianamente è presente sulle nostre tavole da pranzo.
La stessa metodica di lettura ed interpretazione fu utilizzata per la traduzione dall’Ebraico Antico. Ciò ha causato la lettura di quanto negli scritti contenuto, in maniera superficiale e contestualmente irreale.
Le lettere ebraiche, nella lingua antica, non venivano scritte e lette con la stessa metodica, bensì con una tipologia di applicazione pratica e concettuale, completamente differente. All’epoca della trascrizione dei Testi, a partire dalla Genesi, i contenuti corrispondevano, è vero, a quanto scritto, ma l’interpretazione e la loro traduzione dei termini e delle parole in essi presenti, risultò essere completamente diversa dalla realtà.
Chi scriveva, all’epoca, fosse un Mistico, un Illuminato, un Profeta, ecc., si atteneva rigidamente alla Regola. Una parola ebraica del tempo era composta da lettere, ciascuna delle quali aveva un significato, per cui la parola in sé era una frase completa, poiché il simbolo di una lettera conteneva un’idea o un valore autonomo.
La parola, portata solo come esempio per meglio far comprendere il senso del mio dire,      “UOMO” veniva trascritta così (ovviamente sempre letta da Destra a sinistra): “ א נ ש י ו ש ל ”. Quindi era composta da 7 lettere che sono rispettivamente:
1.    ל  > Lamed > si pronuncia L  (con suono pressoché normale)
2.    ש >  Shin >  si pronuncia Sch (con suono tipo sci)
3.    ו  > Vau (o Vav)  si pronuncia approssimativamente UA
4.    י  > Yod > pronuncia I (come da dittongo e)
5.    ש > Shin   >  come sopra
6.    נ  > Beith (o Beth)  >  pronuncia V (ve)
7.    א > Alef  >  Non corrisponde a nessun suono: è vocale muta.

Ora, al di là della pronuncia della parola nella sua estensione complessiva, che non è argomento di quanto stiamo trattando, il fenomeno importante è che si tratta di una parola, che come dicevamo prima, nel suo significato della “superficie” e letta alla nostra maniera significa appunto UOMO.
In realtà, se ci atteniamo rigidamente al senso di quanto intendo qui specificare, la parola è composta da sette lettere delle quali “ognuna” ha un significato proprio, che di frequente, si riferiva addirittura ad una triplice interpretazione; una per ogni livello
·       Il materiale od organico o Piano terreno
·       Il Piano Spirituale
·       Il Piano Divino

Se volessimo soffermarci un poco su questo dettaglio che però è fondamentale per la comprensione, la parola conterrebbe una frase completa, nella quale tra le altre cose è implicito il contenuto intrinseco della natura di quanto indicato.
Per la parola “UOMO”, quindi, la successione delle lettere, così per come prima analizzato comprenderebbe quanto appresso:

1.ל  > Lamed : INSEGNAMENTO
2.ש >  Shin :  IL SENSO  o all’opposto LA VITA ETERNA
3.ו  > Vau : la FORZA
4.י  > Yod  : il PRINCIPIO ATTIVO
5.ש > Shin : IL SENSO  o all’opposto LA VITA ETERNA
6.נ  > Beith : IL BINARIO – LA GNOSI – LA DONNA IL PASSIVO
7.א > Alef : L’ ESSERE – LO SPIRITO ATTIVO – DIO – L’UOMO

Le prime 22 lame dei Tarocchi, per altro, corrispondono alle 22 lettere dall’Alfabeto in questione ed esse racchiudono e sviluppano ulteriormente i significati sopra indicati. Ecco perché i Tarocchi non sono certo un gioco per chiromanti e pseudo-veggenti da strada che turlupinano il prossimo, raggirando i gonzi di turno, ma rappresentano sibbene, la più perfetta macchina Filo-Teosofica mai concepita.
Per continuare quanto indicato, pertanto, dalla parola “UOMO” si potrebbe così costruire la frase che è contenuta nella parola, dando appunto un significato ad ogni lettera.

1.    La parola contiene un Insegnamento
2.    Tale insegnamento riguarda tanto il mondo materiale che quello Divino (eterno).
3.    La Forza Prima o il Principio Attivo,
4.    Genera la Vita Eterna.
5.    La Percezione  
6.    Suffragata dalla Gnosi,
7.    Conduce alla Realizzazione dello Spirito Attivo (a seconda del Piano: Uomo o Dio).
Per come anticipato, quanto fin qui espresso, serve SOLO ed esclusivamente come esempio non reale ma valido per far comprendere la conclusione:
Quando i Sacri Testi sono stati tradotti, per come utilizziamo gli scritti noi ai nostri tempi, allora il significato reale ed i contenuti sono stati completamente alterati ed incompresi, creando una sorta di mistificazione (forse involontaria) fuorviante ed una interpretazione totalmente falsata.
La Genesi andrebbe tradotta con questo sistema. Altro che Adamo ed Eva ed il Serpente con la mela……!
Concludo qui, certo che Coloro che riescono a leggere tra le righe, sicuramente si daranno un gran daffare per “Comprendere”…
Prima di concludere, porterò un esempio, per gli Addetti ai lavori, riferito per analogia all’Alfabeto Enochiano di cui riportiamo qualche “narrazione in linguaggio autentico”:


 E.L.K.

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